Scrittori ai tempi di Internet

snoopy scrittore
Negli ultimi tempi mi è capitato spesso di parlare su queste pagine in termini per niente positivi dell’editoria italiana. Penso che un aspirante scrittore debba essere ben consapevole della realtà che lo attende, senza nutrire false speranze. Essere scrittori oggi vuol dire doversi confrontare con realtà a volte squallide e deprimenti, è una dura verità.
A questo vorrei aggiungere solo qualche riflessione, perché penso che purtroppo in questo quadro gli aspiranti scrittori non si possono definire soltanto delle vittime.


Quando mi sono affacciata per la prima volta sui social network e ho aperto questo blog, avevo ancora un’idea molto romantica degli scrittori, figure immerse nelle loro creazioni, incuranti di questioni troppo materiali, presi soprattutto dal loro bisogno di esprimere ciò che hanno dentro.
Siccome avevo appena pubblicato un libro, ho cominciato ad avere contatti con altri autori e aspiranti tali, mi sono iscritta a gruppi e forum.
E ho cominciato a vedermi sommergere dalle promozioni letterarie, da link e suggerimenti di lettura non richiesti, subendo un'invadenza virtuale di cui non avevo idea.
Ho conosciuto chi la mattina salutava gli amici su Facebook con un link al proprio romanzo e la sera augurava la buonanotte con lo stesso link.
Ho assistito a squallidi dialoghi fra sordi sui gruppi e sui forum, dove l'altra persona è solo un nome in più da tempestare con la pubblicità del proprio libro.
Ho visto testi pubblicati o auto-pubblicati dove gli errori grammaticali fanno orrore, dove la formattazione dà i brividi e la trama fa acqua da tutte le parti.
E poi ho visto scrittori vittime del mondo editoriale diventare a loro volta carnefici, lanciando nuove case editrici, servizi editoriali o recensioni a pagamento.

Allora, mi domando: è lecito che di fronte alla frustrazione, alle ingiustizie e alla superficialità di chi rappresenta l’editoria, si reagisca dimenticando il buon gusto, il buon senso e la buona educazione?
E anche mi chiedo: con quale coraggio si pone la propria firma su un testo mai rivisto e pieno di errori?
E ancora: cambierà mai la realtà editoriale se noi per primi contribuiamo al suo sfacelo?

Essere scrittori ai tempi di Internet è un grande dono. Ci permette in fase di scrittura di usufruire di strumenti di grande utilità e di confrontarci con altre persone. Ci dà modo di cercare, conoscere e contattare editori in modo rapido e semplice. Ci permette di promuovere le nostre opere, di farci conoscere e di relazionarci con lettori e altri autori.
L’altra faccia della medaglia è il cattivo uso che si fa di questi strumenti, quando l’arroganza e la presunzione prendono il sopravvento, quando si pensa che essere approdati sul pianeta "scrittori" significhi essere sbarcati sulla Luna.

Scrivere per la maggior parte delle persone è una necessità, un bisogno profondo, qualcosa che va ben oltre la ricerca di una presunta fama o di un riscontro economico. Si scrive prima di tutto per dare espressione alla propria voce interiore. Vorrei che questo uno scrittore o aspirante tale non lo dimenticasse mai...

E voi cose ne pensate?

Anima di carta

Commenti

  1. Concordo pienamente con la tua analisi e ti ringrazio per avermi citato nel tuo articolo. Succede anche a me di essere sommersa da pretese di recensioni, interviste e quant'altro, previo poi scoprire che lo scrittore non conosce nemmeno come mi chiamo. Una sorta di "impegno per fare numero". Oggi gli scrittori hanno molti canali per promuovere la loro opera. Tuttavia, secondo me il rapporto editore-autore e queste due figure professionali andrebbero riscritte e debitamente migliorate.

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    1. Speriamo che in futuro ci sia per l'appunto più "professionalità" sia da parte dell'editore che dell'autore. Nel frattempo non ci resta che continuare a credere in ciò che facciamo, al di là delle situazioni scoraggianti che siamo costretti a vedere...

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  2. Ma che bello in tuo blog! Grazie di essere venuta a trovarmi, io credo che tornerò qui spesso

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  3. I tuoi post sono, come sempre, di elevata qualità! Complimenti! Concordo appieno sul fatto che per la stragrande maggioranza scrivere sia una vera e propria necessità! :) A presto
    Laura

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  4. Concordo pienamente su quanto scritto in questo post. Anch'io come tanti aspiro alla pubblicazione di un mio libro ma anche se internet facilita la possibilità di poterlo fare anche auto-pubblicando è senz'altro un errore cadere nell'arroganza di credersi un eccellente scrittore. Mi sento una scrittrice e poetessa nell'animo ed è per me più gratificante poter condividere le mie opere (soprattutto poesie) con chi ha veramente la capacità di "ascoltare" e/o "leggere". Anni fa Ho aperto un blog, molti lo hanno visitato, commentato a volte bene altre no, ma ho umilmente fatto passi leggeri, quasi timidi verso l'editoria, probabilmente perchè sono fondamentalmente una persona riservata e timida (un po' orsa!) ma con coraggio ho partecipato a diverse concorsi letterari che mi hanno ad oggi dato buoni risultati tanto da incoraggiarmi passo dopo passo a sperare in un futuro letterario. Non dispero ma mi rifiuto di essere invadente con il prossimo, una risposta di umiltà alla massa invadente letteraria. E' giusto proporsi ma alla persone giuste, senza prendere che i propri "lavori" siano perfetti e senza alcun bisogno di correzioni.

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    1. Sono perfettamente d'accordo su tutto quanto dici ed è bello che ci siano persone come te...
      E' più che lecito il desiderio di condividere quello che si scrive con le persone giuste, soprattutto quando si ha la consapevolezza che si tratta di qualcosa di molto intimo, che viene dal profondo. D'altra parte sono convinta che a volte basta saper aspettare e non volersi imporre a tutti i costi con le proprie opere prima o poi ripaga senz'altro. Grazie per il tuo commento....

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  5. e'un discorso molto lungo.Ho pubblicato un romanzo, ho un blog di discreto successo, non sono su FB e non frequento forum. Mi piace molto il confronto con gli altri autori, per vedere che strade hanno scelto per farsi conoscere, capita di scrivere a gente che non risponde, manco fossero tutti Dante, ad altri coi quali è nata una bella amicizia. Forse il vero problema sono gli aspiranti autori totalmente incapaci di autocritica, e gli editori spocchiosi. Se ti va di parlarne privatamente, entra nel mio blog, clicca in alto a sinistra ILARIA RISPONDE in rosso. Grazie baci

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    1. Indubbiamente non è giusto fare di tutta l'erba un fascio, ci sono persone che per fortuna non rientrano nel quadro che ho fatto... Anzi, devo riconoscere di aver conosciuto proprio grazie a Facebook alcuni scrittori di grande sensibilità e disponibilità. I social network in fondo si limitano a rispecchiare quello che si è...
      In ogni caso la tua scelta controcorrente è stata senz'altro coraggiosa! Cmq ti rispondo in privato :)

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  6. Complimenti! Senz'altro un articolo assai interessante e molto opportuno!

    Paolino

    "La poesia si nutre dell'anima del poeta. Se lui non ne possiede una, essa muore di fame e sete." ~Jean-Paul Malfatti

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    1. Grazie Jean-Paul... Il tuo aforisma rappresenta bene quello che volevo dire.

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  7. Eureka!

    Sapete cosa ho appena scoperto!? Mi sono finalmente accorto che non sono nato per fare il poeta. Tra i miei aforismi su poeti e poesie n'esiste uno che dice proprio così: "Il vero poeta è colui la cui vita stessa è una poesia." È sempre stato uno dei miei preferiti ed è diventato il mio moto personale, perché credevo che la mia lo fosse. Forse mi sono sbagliato o ingannato da me stesso. Forse non sapevo (con tutto il rispetto per i veri poeti, laureati o meno) che ci fossero delle scuole di poesie e che per cominciare a scriverle bisognasse fare un corso in qualcuna di esse. Guardate che non sto scherzando né vi prendendo in giro, questa è una verità di fatto. Ma insomma, non mi sento né deluso né tantomeno fregato. Mi sento solo un po' vuoto dentro e totalmente "fuori pista". E per finire (almeno per ora), lo faccio con uno dei miei aforismi che recita così: "a volte la sincerità è scomoda e sgradevole... ma spesso ci toglie d'impaccio da situazioni che altrimenti diventerebbero ancora più scomode e sgradevoli della sincerità in sé!".

    Jean-Paul Malfatti

    Composto lunedì 6 febbraio 2012
    Riferimento: Frasi, aforismi, poesie e racconti di Jean-Paul Malfatti.
    Dedica: Questa non posso altro che dedicarla a me stesso!
    Sito web: http://www.pensieriparole.it/racconti/personale/racconto-147245-1

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    1. Che c'è di meglio di mettersi in discussione di tanto in tanto?! E' salutare soprattutto per chi vuole scrivere con l'anima... Secondo me momenti di crisi e di vuoto ci fanno diventare scrittori e poeti migliori. E quando ci sentiamo "fuori pista" siamo pronti per dare il meglio di noi, forse perché ci liberiamo dell'idea di essere perfetti...

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  8. ... Non è coraggio senza pazienza ; non è gioia senza fatica; non è forza senza dolcezza ; senza umiltà non è gloria.
    Dedico questo pensiero a tutte le persone che hanno saputo cogliere in questo blog la vera essenza.
    Un grazie a Maria teresa

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  9. Esatto! E tutto questo mi ha spinto a scrivere un'altra frase che dice:
    "Un poeta, che non sa cos'è l'umiltà, rischia di idolatrare così tanto le sue poesie fino al punto di trascurare e sottovalutare quelle altrui, anche senza leggerle." ~Jean-Paul Malfatti

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  10. purtroppo è questa la realtà ...
    non si ha mai spazio di esprimere le proprie passioni perchè c'è ne sono già altri. un situazione deprimente. e sopratutto quando non hai la possibilità di dimostrare il tuo talento, quando nessuno non ne è interessato...
    non sai come, ma vorresti. è come se la coscienza volesse esplodere, uscire.

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    1. è una sensazione sgradevole. :(
      ma abbattersi nella vita vuol dire cancellare il traguardo.
      ma è più forte di me. non riesco a fingere di avere grandi speranze.
      è come se nella mia vita ci fossero dei forse, ma si sa, i forse possono nascondere sorprese. sorprese spiacevoli e gioiose.

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    2. persino io, che ho scritto un articoletto sulla speranza!!!
      tu cosa faresti se fossi al mio posto???
      mi potresti dare qualche consiglio o qualche incoraggiamento? ne ho davvero bisogno. :)
      so che dovrei scriverti in privato ma... non vorrei che io padre si arrabbiasse, è suo il computer.
      :*

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    3. Se ho ben capito sei molto giovane... non è un po' presto per abbattersi? Hai tempo per coltivare i tuoi sogni e la tua scrittura, non avere fretta. Punta sempre a migliorarti e leggi tanto. Scrivere è un duro lavoro, non lo sai?! Lo dice anche Snoopy :)

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    4. sì ma. perchè ci sono tante di quelle star così giovani o piccole attrici ... e pur essendo giovani sono famose.
      non credi che sia un pò un ingiustizia?
      sì, forse sono molto frettolosa, ma non picce aspettare, quando puoi ottenere quello che vuoi subito. aspettare è noioso e faticoso, col tempo posso anche cambiare idea...
      esther

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