Interviste e recensioni di "Anima di carta"

Cari lettori di questo blog,
scrivo questo post perché mi sento in dovere di fare alcune precisazioni in merito alle mie interviste, in modo particolare riguardo i "faccia a faccia... con i personaggi".
Mi sono state mosse delle critiche e quindi vorrei chiarire alcuni punti, proprio per evitare equivoci. Inoltre, vorrei comunicarvi alcune mie decisioni.


Inizio con il dirvi che tutte le recensioni che pubblico sono un mio giudizio su un'opera letta. Come avrete notato non sono molte le mie recensioni, proprio perché non mi permetterei di valutare nulla senza averlo prima letto. Ugualmente, avendo poco tempo a disposizione, preferisco per le mie letture scegliere libri di mio gusto, quindi vi prego di non chiedermi recensioni perché tranne in casi particolari non ne farò.

Per quanto riguarda invece le interviste, ho aperto questo spazio gratuitamente per dar modo a tutti gli autori, belli e brutti, di dar voce alle loro opere, di far conoscere i loro personaggi e le loro storie, perché loro stessi ne possano parlare in prima persona. Però, a meno che non venga chiaramente specificato, io non ho letto nessuna delle opere di cui gli autori parlano. Di conseguenza mi astengo dal darne un giudizio specifico e faccio presente ai lettori di questo blog che non si tratta di consigli di lettura, ma solo di uno spazio che metto a disposizione per scrittori esordienti e non, sia che abbiano scritto un capolavoro, sia che si tratti di pura spazzatura.

Detto questo, mi sento anche di trarre delle conclusioni da questi mesi di attività. Ho avuto modo di conoscere scrittori capaci, autori di un certo spessore e maturità, e persone simpatiche. Purtroppo ho riscontrato anche maleducazione e superficialità. E purtroppo ho dato anche spazio a opere che secondo me non lo meritavano: ho pubblicato alcune interviste solo per coerenza con quanto promesso. E questo non voglio che accada più.

Inoltre, le richieste stanno diventando davvero troppe da gestire. E mi piacerebbe avere più tempo da dedicare ai miei romanzi e alla scrittura creativa, che sono le mie vere passioni. Quindi per il momento ho deciso di sospendere le interviste, limitandomi a pubblicare le ultime che ho ancora in corso.
Augurandomi che la mia iniziativa sia stata comunque utile, ringrazio tutti per aver partecipato.
Può darsi che più avanti, magari dopo l'estate, riprenda questa attività, ora non so fare previsioni.

Tra parentesi, devo notare che purtroppo spesso la mia disponibilità viene fraintesa. Ciò comporta soprattutto l'arrivo di molto spam letterario, che è una cosa che davvero non sopporto. Non ho intenzione di fare pubblicità a servizi editoriali a pagamento, di nessun genere, e soprattutto non intendo pubblicare notizie di EAP. E dunque cancellerò e-mail e commenti che puntino solo a questo.

Infine, vorrei un vostro giudizio. Mi è stato detto che le interviste sono una forma di pubblicità e quindi, dal momento che non conosco l'opera a cui l'intervista si riferisce, non è corretto che io la pubblichi, in quanto un eventuale lettore potrebbe essere tratto in inganno. 
Voi cosa ne pensate? E' davvero così?

Anima di carta

Commenti

  1. Ciao!
    Tutte le interviste hanno lo scopo di portare all'attenzione di lettori e utenti una persona e la sua attività. Può trattarsi di un attore, un musicista, uno scrittore, un manager, un politico. Chi intervista ha il dovere di conoscere il suo interlocutore, ma non ha l'obbligo di aver letto tutti i suoi libri o visto tutti i suoi film o ascoltato tutti i suoi discorsi, sarebbe una follia!... Penso ai conduttori televisivi che presentano l'ultimo libro di xyz e nove volte su dieci non l'hanno letto. Il mio consiglio è di tenere aperta la sezione e fare ad es. un'intervista al mese, scegliendo con attenzione autori, editori, traduttori, ecc. Ho letto l'intervista a Steri e non mi è sembrato che tu promuovessi un'opera specifica dell'autore, forse l'immagine della copertina del libro potrebbe apparire come una sorta di pubblicità indiretta, ma non ingannevole, giacché non hai mai affermato di aver letto quel libro. A questo punto, sarebbe preferibile inserire nell'intervista la foto dell'autore e magari non indicare i siti web dove è possibile acquistare i libri.
    È impensabile confondere un'intervista con una recensione, quindi mantenendo le due sezioni ben separate nel blog, mi pare difficile una sovrapposizione fra i due argomenti.
    Buon lavoro!

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  2. Grazie Mirella per il tuo commento. Indubbiamente c'è differenza tra recensione e intervista, su questo spero nessuno abbia dubbi quando incrocia una pagina di intervista in questo blog. In ogni caso tutto questo mi ha dato modo rimettere in discussione e riflettere sullo spazio che voglio concedere agli autori, per capire qual è la cosa migliore da fare onde evitare di trovarmi a fare pubblicità (più o meno volutamente) a chi non ritengo meritevole. Quando ripartirò sarà in modo più consapevole...

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  3. sono stata felicemente intervistata e spero di poter essere annoverata tra le simpatiche :) vorrei sottolineare solo una cosa. Un blog è un diario on line, il blogger lo gestisce come meglio credo, se uno non apprezza non è costretto a proseguire la lettura nè a tornare a visitarlo.
    Spesso i lettori se ne dimenticano, arrivano a criticare anche in maniera quasi offensiva, dimenticando appunto che il blog è casa tua, la porta è aperta astenersi scocciatori. Per il tuo blog è perfetto così. baci sono Ilaria di Frollini a colazione

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    1. Certo che sei fra le simpatiche :)) Ti ringrazio davvero per quello che dici... e hai perfettamente ragione, un blog è uno spazio che ognuno gestisce come meglio crede.
      In ogni caso probabilmente le critiche sono arrivate in un momento di stanchezza e sono andate a colpire qualcosa che già avevo bisogno di rimettere in discussione. Tutto sommato va bene così!

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  4. Che dire;
    persone che criticano il tuo operato evidentemente non hanno nulla di meglio da fare della loro giornata.

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  5. Se tu ritieni opportuno chiudere le interviste, seguendo il loro consiglio, beh, allora è un conto. Invece se preferiresti non chiuderlo, nessuno di obbliga: è tuo il blog :)
    Estera

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    Risposte
    1. Ci sono molte ragioni x cui ho preso questa decisione. Prima di tutto perché le "critiche" mi hanno fatto riflettere sulla responsabilità che si ha quando si pubblicizza un libro o un autore, anche solo per quattro chiacchiere su un blog. Quindi penso che sia più corretto nei confronti dei lettori parlare solo di opere che si conoscono in prima persona. In secondo luogo, sentivo che ormai era un'esperienza finita, cmq interessante e piacevole, però anche impegnativa a livello di tempo...

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