15 linee guida per creare una storia


Negli ultimi tempi sono tanti i lettori di questo blog che mi scrivono per chiedermi un consiglio su come organizzare una storia, come trasformare quel qualcosa di vago che gira nella loro testa in un romanzo. All’inizio è proprio così: si hanno mille idee ma non si sa da dove cominciare.


La buona notizia è che tutti gli scrittori hanno questo stesso problema, sopratutto quando sono alle prese con la loro prima opera! Per questo gli esperti di scrittura creativa hanno messo a punto degli elementi chiave che possono aiutarci a creare una storia. Anche se niente può sostituire la nostra creatività e non esistono ricette magiche per costruire una trama, possiamo lasciarci guidare da questi punti fermi.
Si tratta di elementi che sono validi per romanzi, racconti ma anche sceneggiature, insomma per qualsiasi tipo di intreccio abbiate in mente.
  1. La storia ruota intorno a un personaggio – il protagonista – che desidera intensamente qualcosa; o ne ha urgente bisogno; o teme fortemente che qualcosa accada.
  2. L’obiettivo del protagonista non deve essere né troppo facile (perché il lettore si annoierebbe) né impossibile (perché il lettore non si identificherebbe).
  3. L’intensità, l’ossessione, la volontà e la determinazione del protagonista nei confronti del suo obiettivo devono essere ben evidenti al lettore. Mostrate quanto il protagonista tenga al suo sogno.
  4. Il protagonista ha molte difficoltà, resistenze, ostacoli che gli rendono difficile raggiungere il suo obiettivo. 
  5. Concretamente, queste difficoltà sono rappresentate da un antagonista – una persona o più persone – che si oppone. Oppure da ostacoli o da un conflitto interiore.
  6. Il protagonista non deve rimanere inerte, in balia degli eventi, ma cercare soluzioni al suo problema o tentare di realizzare attivamente il suo desiderio. 
  7. Il protagonista cerca inizialmente la soluzione più facile per raggiungere il suo obiettivo, senza riuscirci. 
  8. Vari fallimenti sono parte integrante del percorso del protagonista. 
  9. Il carattere, la personalità, le qualità e i difetti del protagonista hanno una parte importante nella storia, ne determinano il corso. 
  10. Il lettore viene costantemente lasciato nell’incertezza sul futuro, su una possibile risoluzione o meno della vicenda. 
  11. E’ importante far conoscere al lettore cosa potrebbe accadere se il protagonista non ottenesse quello che desidera: bisogna rendere ben chiara qual è la “posta in gioco”. 
  12. Gli altri personaggi possono aiutare o creare ostacoli al protagonista. Meglio però che entrino spesso in conflitto (verbale) con lui.
  13. Le difficoltà nel corso della storia di moltiplicano e assumono varie forme nel corso della storia, fino a quando, verso la metà della vicenda, la posta in gioco si alza. Raggiungere l'obiettivo iniziale diventa molto più importante, possibilmente vitale.
  14. La soluzione finale evolve in modo naturale con il progredire della storia, senza forzature o espedienti esterni. 
  15. Il personaggio cambia alla fine, psicologicamente e a volte persino fisicamente.
Questi punti servono solo a guidare la fantasia, a incanalare ciò che vogliamo raccontare. Non sono un vincolo né una forma di artificio anche se possono diventare artificiosi come in alcune produzioni (avete presente certi film?) dove certe storie sono tutte troppo simili, piene di luoghi comuni, eventi e relazioni trite e ritrite.
Spero in ogni caso che possano essere una piccola bussola per non perdervi strada facendo...

Anima di carta

Commenti

  1. Grazie per i preziosi suggerimenti Anima di carta... mi hai trasmesso nuove idee e qualche conferma sulle mie scelte di scrittura, che a questo punto mi sembra non sia tanto terribile quanto temevo! Complimenti, il tuo blog è interessante e molto piacevole. Ti seguirò!
    Beatrice

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  2. Grazie! Mi sei stata utilissima!
    Io ho solo dodici anni, e già provo a scrivere un libro! Mi daranno tutti della pazza che segue una strada che porta dritta ai confini della possibilità, e forse anche oltre.
    Già delle idee hanno iniziato a balenarmi in testa come fioche luci di un futuro che spero possa scrivere nelle pagine di un libro.
    Prometto che se sarà pubblicato ti farò sapere il titolo, perché vorrei l'pinione di una scrittrice più esperta di me.
    Grazie.

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    1. Grazie a te per il tuo commento, sono felice se quello che scrivo è utile! Ti faccio un enorme in bocca al lupo per il tuo libro e soprattutto di auguro di conservare sempre questo entusiamo e questa passione. Se hai bisogno di altro scrivimi pure :)

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  3. Ciao carissima. Sono un'esordiente scrittrice con il sogno un giorno di poter pubblicare un libro, anche se ora non mi capacito ancora del come e del perchè. Certo sono un'appassionata della scrittura, leggo tanti libri per imparare quale modo di espressione più mi si addice, e scrivo, scrivo, scrivo... Ho iniziato talmente tanti romanzi (ovviamente mai terminati) che se avessi avuto la possibilità di pubblicarli e farne dei soldi, a questo punto sarei ricca sfondata! Ad ogni modo ti faccio i complimenti, davvero, sei una bravissima insegnante se non una blogger fantastica. Adoro seguire i tuoi post e farmi ispirare ogni qual volta ne ho bisogno. Questo post in particolare ha definito chiaramente che sono sulla buona strada con quest'ultimo romanzo per ragazzi che sto ancora sviluppando (sono arrivata, con mia grande sorpresa, al capito 18: mai successo un evento simile!). Quindi grazie per la passione che metti in ogni parola e in ogni spiegazione.
    Un abbraccio forte!

    Roberta
    IL GIARDINO SEGRETO
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    1. Ciao, ma quanti complimenti! Ti ringrazio davvero tanto e mi fa piacere se quello che scrivo ti ispira :)
      Mi sembra che tu sia sulla strada giusta e sono sicura che troverai il modo di concludere anche i romanzi incompleti. Se così non fosse, di certo ti sono stati utili come allenamento.
      In bocca al lupo, a presto!

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  4. Questo l'ho visto per caso! Sintetico, carino, efficace, magari sono cose già sentite ma organizzate così sono molto fruibili. Brava! Dai che vieni a fare l'ospite una sera al mio laboratorio? :D

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    1. Grazie Serena. Sì, alla fine i concetti sono sempre quelli. Il difficile secondo me è tenerli ben presenti quando si scrive e non scivolare nella freddezza degli schemi.
      Che bello il tuo laboratorio, hai tutta la mia invidia (in senso buono)!

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  5. Complimenti per il blog, trovo sempre molto utili i tuoi consigli. Ci sono però alcuni particolari che mi sono poco chiari e mi chiedevo se puoi aiutarmi.
    Innanzitutto l'obiettivo del protagonista: è essenziale che sia chiaro fin dall'inizio del racconto? E' un problema se i tormenti e dubbi su quello che sta facendo confonde lo spettatore?
    Poi la posta in gioco: inizialmente non dovrebbe essere semplicemente la realizzazione dell'obiettivo?
    Grazie
    Daniele

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    1. Ciao Daniele, benvenuto e grazie per i complimenti.
      In merito alla tua domanda sull'obiettivo del protagonista, direi che non deve essere per forza chiaro fin dall'inizio, anzi è possibile che venga fuori solo dopo qualche capitolo. Però penso che sia importante fornire subito una qualche forma di conflitto che riguarda il protagonista, perché il lettore possa appassionarsi alle sue vicende, non necessariamente collegato fin da subito allo scopo vero e proprio.
      La posta in gioco invece non coincide con la realizzazione dell'obiettivo, anche se è legata a esso. Faccio un esempio banale. Poniamo che il personaggio abbia una malattia grave. L'obiettivo sarà la guarigione, mentre la posta in gioco riguarda cosa accade se non guarisce. E' in pericolo di vita? Può subire gravi danni? Ecc. Spero di essermi spiegata...

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    2. Grazie a te, ti sei spiegata benissimo!

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